Cos’è la Clinica dello Sport?

È il settore della C.P.R. che si occupa dell’atleta Sportivo, attraverso la consulenza di più professionisti:

  • Medico (Cardiologo, Ortopedico, Fisiatra, Medico dello Sport)
  • Fisioterapista
  • Osteopata
  • Nutrizionista
  • Chinesiologo
  • e altre figure di pertinenza

Quali sono le più frequenti Patologie  nello Sport?

La maggior quantità di infortuni nell’atleta Sportiva deriva da traumi a carico dei tessuti molli: Muscoli, tendini e Legamenti.

Si segnalano spesso fratture a carico del tallone dovute a microtraumi ripetuti che talvolta si riscontrano anche in altre segmenti corporei.

  • DISTORSIONE
    Applicazione indiretta di forza (p.es. torsione) che causa lo stiramento dell'apparato capsulo-legamentoso. La distorsione muscolare sono causate da stiramento durante un sforzo rapido (sprint, lancio, spinta, colpo, urto, blocco).
  • CONTUSIONE
    Applicazione di Forza diretta (p.es. calcio) o indiretta (distorsione) che provoca tumefazione ed ematoma. Le contusioni muscolari (ginocchiata sulla coscia) possono causare ematoma e versamento peri e sovrafasciale con cicatrizzazione e riduzione della sua elasticità.
  • LUSSAZIONE
    Un Trauma Diretto (p.es. Caduta sull'articolazione) o lassità legamentosa o ad eventi traumatici con lesione legamentosa possono causare lo spostamento con perdita del piano anatomico articolare.
  • FRATTURA OSSEA
    Se lo sforzo cui vengono sottoposte le strutture ossee supera la loro capacità di resistenza per via di un trauma o per sovraffaticamento continuo si può avere una frattura ossea.
  • STRAPPO MUSCOLARE
    Un Trauma diretto esterno, un sforzo rapido e intenso o un movimento improvviso , forte e passivo, soprattutto se accompagnato da danni precedenti, provoca strappi delle fibre muscolari e tendinee.

I più comuni Infortuni della SPALLA, dovuti a colpi, urti e cadute sulla Spalla o sul braccio teso, sono:

  • Lesione della Cuffia dei Rotatori
  • Frattura di Omero
  • Lussazione dell’omero
  • Lesione di strutture importanti per la stabilizzazione delle articolazioni ( Nuoto, sport sovratesta)
  • Irritazione del Capo Lungo del Bicipite della sua guaina tendinea (Golf)
  • Rottura della Clavicola
  • Lesioni dell’Epifisi, punto di crescita ossea, prima dei 15 aa (Sport con Lancio)
  • Lesione Nervosa superficiale ( Sport di contatto)
  • Lesioni del Nervo Radiale nella cavità ascellare ( Ginnastica alle Parallele, Calisthenic)

Per quanto riguarda BACINO E ANCA, tra gli Sport i traumi più frequenti abbiamo:

  • Frattura del Collo del Femore

altri lesioni e danni:

  • Lesione tendine e lesione tendinea con esposizione ossea
  • Lesioni parziale e totali ai tendini  ( bowling, bocce, calcio, football americano)
  • Borsite Pertrocanterica ( Running, Calcio/Portiere, Ballo, Ciclismo)
  • Ernia Inguinale e ErniaOmbelicale ( Sollevamento Pesi, Discipline con lancio).

Il GINOCCHIO è un’articolazione soggetta ad Infortuni soprattutto nel Calcio, Sci, Rugby, Basket, Pallamano, e primi tra tutti la Lesione del Legamento Crociato Anteriore, Posteriore e Menischi.

Altre Lesioni e danni a carico di questa articolazione sono:

  • Lesione Muscolare dei Flessori del Ginocchio ( Bicipite Femorale, Semimembranoso, semitendinoso …)
  • Lussazione e trattura della Rotula
  • Lesione Cartilaginea
  • Lesione dei Legamenti Collaterali Esterno ed Interno
  • Frattura del piatto Tibiale  e del collo della testa del Perone

Il GOMITO spesso è fonte di dolore nell’atleta che ne esercita un uso continuo, con movimenti ripetitivi come nel Tennis, Golf, Pallavolo, Cricket, Baseball, con sforzo eccessivo e scambio di colpi

  • Entesopatia dei muscoli estensori e supinatori del polso ( Epicondilite )
  • Entesopatia dei muscoli flessori e pronatori del polso ( Epitrocleite )
  • Rottura della teste e del collo del Radio (ciclismo)
  • Rottura del processo uncinato dell’Ulna
  • Neoformazioni ossee e cartilaginose nell’a. del gomito per via di lesioni minime ripetute
  • Lesione del legamento laterale interno
  • Compressione del N. Radiale e Ulnare ( Tennis )

I traumi dell’apparato locomotore ( tendini, legamenti, muscoli e ossa) nella regione della Caviglia e del Piede sono tra i più frequenti nel mondo dello Sport. I più frequenti nell’area sono:

  • Frattura del Metatarso
  • Lesione parziale e totale del Tendine d’Achille
  • Lesione del comparto legamentoso esterno ( peroneo-astragalico, peroneo-calcaneare …)
  • Frattura Malleolare
  • altri traumi meno frequenti ( frattura dell’osso scafoide, frattura delle dita dei piedi, stiramento del comparto legamentoso interno…)

Per quanto riguarda i traumi a carattere della MANO E POLSO, gli Sport più accusati di tale infortunio sono il Judo, il Canottaggio, il Pugilato, la Scherma, il Ciclismo, la Pallamano, la Pallavolo e tutti gli Sport con Contatto ( Karate, MuayThai, Viet vo dao, Kung Fu, Tae KwonDo) e tra i Traumi più frequenti troviamo:

  • Frattura della Trapezio-metacarpale
  • Lesione dell’estensore del dito
  • Lesione legamentosa I Metacarpo-Falangea
  • Tenosinovite dei tendini delle dita della Mano
  • meno frequenti ( frattura del Polso, lesioni nervose, lesioni delle falangi …)

Come vengono trattati i Traumi in un Atleta Sportivo?

Non esiste un Protocollo Terapeutico uguale per tutti, esistono delle linee guida che però vengono influenzate dalla gravità del trauma e dalle peculiari caratteristihe dell’atleta ( Struttura Corporea, metabolismo…) che possono far variare le tempistiche e le modalità terapeutiche, rendendo il trattamento del tutto Individuale.

La fisioterapia si occupa proprio di questo, di supportare le persone, di aiutarle a stare meglio, ti consigliamo vivamente di contattare il centro più vicino a Te, molto spesso le valutazioni iniziali sono GRATUITE.

Quali Tecniche vengono principalmente utilizzate?

Per esporre con maggior chiarezza suddivideremo tecniche e gli strumenti applicati in questo ambito in quattro categorie.

1-Tecniche manuali

Questo termine comprende il mondo di tutte quelle manovre che il fisioterapista esegue con le proprie mani sul paziente. La tecnica manuale più utilizzata in ambito sportivo è il massaggio.

Cosa è il massaggio sportivo?

In generale la massoterapia ha lo scopo di detensionare e rilassare il tessuto miofasciale e il paziente stesso. In ambito sportivo svolge un ruolo chiave poiché si adatta per tipo di tecnica, modalità e velocità di esecuzione al momento agonistico dell’atleta. Il massaggio sportivo è infatti praticato in tutte e tre le fasi che appartengono a una competizione:

1) pre-gara: per contribuire al riscaldamento muscolare e dunque al miglioramento della performance e alla riduzione del rischio di subire infortuni;

2) durante la gara: cioè nelle pause, che in una partita di calcio è la pausa tra primo e secondo tempo, mentre in un incontro di pugilato è il tempo di riposo tra un round e un altro. In questa fase il massaggio ha anche un funzione antalgica;

3) post-gara per rilassare le strutture contratte, come i trigger point, e affaticate nel corso della competizione, accelerando così il recupero.

2-Tecniche di bendaggio

Cosa è il bendaggio funzionale?

Il bendaggio funzionale è una tecnica di fasciatura introdotta da alcuni studiosi americani intorno agli anni ’60 del secolo scorso. Ad oggi sono stati fatti progressi importanti in questo ambito ma il concetto è sempre lo stesso e cioè: mediante l’applicazione di fasce adesive più o meno rigide, il bendaggio muscolare ha lo scopo di stabilizzare un’articolazione che presenta problemi di stabilità, che è dolente o che è ancora in fase di recupero  in modo da contenerne l’escursione articolare, diminuirne il rischio di sviluppare infortuni e migliorarne la qualità di movimento. Le bende utilizzate si distinguono per le diverse misure di diametro (dai 6 ai 10 centimetri) e per il livello di distensibilità. È una tecnica che non presenta controindicazioni particolari, al di là delle allergie ai collanti, patologie dermatologiche o cicatrici ancora aperte.

Cosa è il taping?

Il taping è una tecnica di bendaggio in cui si utilizzano elettivamente cerotti adesivi elastici. Questa tecnica, divenuta ormai di moda anche nei non-sportivi probabilmente per i colori vivaci dei cerotti, è utilizzata sia per stabilizzare un’articolazione che per drenare edemi o ematomi che si verificano a seguito di forti contusioni o importanti distorsioni. La direzione, il grado di tensione e la forma con cui vengono applicati i cerotti determinano il fine per il quale sono applicati.

3- Esercizio terapeutico

Perché si sta dando sempre più rilevanza all’esercizio terapeutico?

Negli ultimi anni la letteratura scientifica ha dato sempre più valore al “movimento” come prevenzione e trattamento delle patologie. Ovviamente non basta semplicemente muovere un arto o un articolazione per “curarla” ma è fondamentale muoverla correttamente e con criterio, e in questo entra in gioco il fisioterapista.

Poiché il fine ultimo di qualsiasi percorso riabilitativo ortopedico è il ritorno al movimento fisiologico e non doloroso, è importante che si “alleni” il paziente, mediante esercizi specifici e strumenti adeguati, a tal fine. Si è scoperto che non basta più, e talvolta non è più necessario, muovere passivamente un’articolazione per rieducarla al movimento, ma è fondamentale che il paziente lavori in modo attivo per poter memorizzare il corretto pattern motorio, mobilizzare i tessuti e attivare /rinforzare la muscolatura che ne consente il movimento.

Anche a livello psicologico l’idea di muove attivamente l’articolazione contribuisce a creare l’idea di un recupero sempre più vicino.

4- Mezzi fisici

Quali sono i device più utilizzati in ambito sportivo?

Tra i mezzi fisici più utilizzati dai fisioterapisti in questo ambito ci sono:

  • Tecarterapia: è una terapia che utilizza della radiofrequenze al fine di stimolare la biologia del tessuto. L’emissione di corrente ad alta frequenza genera lo sviluppo di calore endogeno, cioè calore interno al corpo del paziente, al quale sono associati importanti effetti biologici.
  • ultrasuono: che molto spesso è associata alla crioterapia, per questo è chiamato cryoultrasuono. Gli ultrsuoni come suggerisce il nome consistono nell’applicazione di onde sonore a una determinata frequenza e potenza per produrre un effetto antinfiammatorio ed antalgico nel tessuto.
  • laserterapia ad alta potenza: utilizza un fascio di luce ad una potenza molto elevata (sopra i 25 w). Il fascio di luce emesso ha un diametro di circa mezzo centimetro, per questo motivo questo device non è indicato per trattare aree molto vaste.
  • onde d’urto: questo strumento sviluppa onde sonore a una potenza elevata, che infatti generano un vero e proprio “urto” a livello cellulare. Sono molto indicate ed efficaci in condizioni infiammatorie croniche o per calcificazioni tendinee e intramuscolari. Le onde d’urto godono della maggiore letteratura scientifica a riguardo ma la loro applicazione risulta essere dolorosa.
  • ipertermia: mediante l’utilizzo di microonde a una frequenza specifica permettono la cessione di energia un una zona specifica. Il fisioterapista ha la possibilità di impostare anche la profondità a cui far arrivare lo stimolo endogeno.
  • elettroterapia: questo tipo di terapia è composto da diversi device. Tra questi ci sono la tens e il neuromodulatore interix che hanno un’importante funzione antinfiammatoria e antidolorifica, e le elettrostimolazioni che sono applicate per migliorare il recupero della massa e della forza muscolare. Queste ultime infatti, utilizzando una corrente a bassa frequenza (tra i 5 e i 120 Hz) sviluppano la contrazione muscolare.